NO AL PONTE!
Diciamo “NO ALLA REALIZZAZIONE DEL PONTE SULLO STRETTO di MESSINA.
Denunciamo alla opinione pubblica Siciliana ed a quella Internazionale la gigantesca, arrogante, mobilitazione propagandistica, in corso e tendente a fare apparire utile – (anzi: necessario),- fattibile, economicamente conveniente e politicamente gratificante il PONTE stesso.
Mobilitazione che avviene anche a livello istituzionale. Il “tutto” senza alcuna preoccupazione né rispetto nei confronti del Popolo Siciliano e di quello Calabrese, i quali in realtà subirebbero i maggiori danni ed ai quali non viene riconosciuto neppure il Diritto ad un Referendum Consultivo.
VERGOGNA!
Il nostro “NO” fa proprie e ripropone (e ne ribadisce la validità) le osservazioni ed i rilievi mossi all’opera faraonica e che attengono alla convenienza, alla utilità, alla sicurezza, alle compatibilità ambientali e/o paesaggistiche, alla fruibilità del Ponte stesso in coincidenza di fenomeni atmosferici o in coincidenza dei terremoti, essendo l’AREA dello STRETTO una delle zone più esposte al rischio sismico.
E’ recentissima, l’importante scoperta dei ricercatori italiani del CNR che hanno individuato una ‘finestra’ sotto il mar Ionio che spiega il lento ma progressivo allontanamento della Sicilia dalla Calabria e l’alto rischio di terremoti nella zona.
Auspichiamo, altresì, una valutazione seria, obiettiva e serena di tutte le critiche, di tutte le “ragioni” che, in un modo o nell’altro, sono state mosse dal mondo scientifico e dal mondo cosiddetto “verde-naturalistico”.
Condividiamo e facciamo nostre le osservazioni opportune di Angelo Bonelli dei Verdi:
“La scoperta dei Ricercatori italiani del Cnr mette definitivamente la parola fine a chi in questi anni ha messo la costruzione del ponte sullo Stretto tra le priorità delle infrastrutture, un opera che noi Verdi abbiamo sempre considerato inutile e dannosa. La cosa drammatica è lo spreco che questa assurda ipotesi ha causato nei bilanci statali, con la creazione di fantomatiche strutture societarie delle quali tutti gli italiani stanno ancora pagando di tasca propria”.
La nostra opposizione alla realizzazione del Ponte-imbuto sullo Stretto è anche di natura politica e – oseremmo dire – di natura morale, culturale, nonchè giuridico-costituzionale. Critiche ed opposizioni, le nostre, delle quali nessuno vuole tenere conto pur di andare avanti nell’obbrobrio.
Non a caso definiamo vergognoso, stucchevole e ridicolo proporre ancora, e per l’ennesima volta, l’ipotesi della costruzione che non è nuova e si perde nella notte dei tempi…
Sì, se ne devono vergognare, soprattutto i politici siciliani che fanno da sponda ai deliri romani. Il Ponte, infatti, è una componente essenziale delle grandi manovre “ANTISICILIANE” che, spesso, sono sostenute da poteri economici forti e da complicità locali, che si avvalgono persino di sigle autonomiste, federaliste e sicilianiste che usano ed abusano della bandiera siciliana. Non dobbiamo dimenticare, – a tal proposito, – che, secondo la strategia dell’”ANTISICILIA”, la nobile e gloriosa Città di Messina, la Regina dei Due Mari, è destinata a restare SCAVALCATA, EMARGINATA e addirittura SEPPELLITA dal PONTE.
Ribadiamo con forza il valore dell’”INSULARITA’” che non è in vendita, né in discussione.
SI FACCIA TESORO DELL’ESPERIENZA E DELL’ESEMPIO DELLA VICINA “ISOLA- REPUBBLICA” DI MALTA!
Ci permettiamo, però, di fare una constatazione, più che ovvia, ma che calza a pennello. E cioè che la vicina, piccola e valorosa Repubblica di Malta, ogni giorno di più è orgogliosa e consapevole della propria INSULARITA’. Ed ovviamente anche della propria centralità Mediterranea.
Ebbene, – facendo le dovute proporzioni, – Malta è meglio collegata, via mare e via aerea con tutti i Paesi del Mediterraneo, dell’Europa e del Mondo più di quanto lo siano la Penisola Italiana e la stessa Sicilia. Il tutto senza alcun PONTE. Essendo il mare il “vero”, antico, “PONTE” ed essendo i voli aerei, sempre più moderni e bene organizzati, strumenti di collegamento insuperabili.
“PRIMATO”, quello Maltese, oggi, – più che nel passato, – confermato dalle statistiche e dalle cronache giornalistiche, unitamente alle ricadute positive che ne SCATURISCONO a catena.
DENUNCIAMO CHE:
- Con il PONTE si distruggerebbe la Civiltà, la Storia, la Identità politica, culturale e Nazionale del POPOLO SICILIANO. SI DISTRUGGEREBBE LA SICILIA stessa, nel momento in cui la REGIONE SICILIANA è chiamata a svolgere un ruolo importante in Europa e nel Mediterraneo.
- Con il PONTE-IMBUTO si perderebbero quei valori dell’INSULARITA’ (riconosciuta dall’Europa e non dall’Italia) che hanno caratterizzato la vita e la storia della SICILIA, da SEMPRE.
- Si soffocherebbero, altresì, la MEMORIA e il RICORDO della MAGNA GRECIA, la sua civiltà e la sua cultura, che hanno dato vita ed alimento alla cultura e alla CIVILTA’ dell’EUROPA.
Il FNS riafferma il diritto irrinunciabile del Popolo Siciliano a dire “NO” ad un ponte che trasformerebbe l’ISOLA in una parte terminale della PENISOLA, come sottosuola dello STIVALE.
Non vogliamo il Ponte-imbuto e non approviamo la TRAMA che viene ordita sistematicamente per distruggere le IDENTITA’ politiche, culturali, economiche e “storiche” della Sicilia, della Calabria e dell’intera AREA DELLO STRETTO.
NO AL PONTE!
A N T U D U!
Cartaggiruni, 16 Maiu 2023
Il Segretario Politico Nazionale FNS ” Sicilia Indipendente”
Francesco Perspicace